TORONTO - Oggi pomeriggio il Toronto Preservation Board si riunirà a City Hall per prendere in considerazione l’inclusione del Columbus Centre nell’Heritage Register di Toronto come già consigliato dall’Urban Design City Planning Division. L’unica incognita sembra essere quella che riguarda la categoria nella quale il Columbus Centre verrà inserito. «Ci auguriamo che il Columbus Centre vada ad allungare l’elenco dell’heritage inventory - dice senza alcun dubbio Vera Held, che frequenta da lungo tempo il centro e che ora si è impegnata con fervore nella sua difesa - l’heritage inventory garantisce infatti al Columbus Centre sia il riconoscimento che la protezione anche nei riguardi di Villa Charities Inc. che dovrebbe ottenere numerosi permessi prima di poter legalmente demolire la proprietà».
Già varie persone si sono iscritte al fine di poter intervenire ed esporre la propria opinione circa il significato e l’importanza di questo centro comunitario: chiunque desideri farlo può iscriversi sul sito online http://app.toronto.ca/tmmis/viewAgendaItemHistory.do?item=2018.PB36.3. Chi desidera invece scrivere il proprio commento può farlo sullo stesso sito (Citazione di riferimento PB36.3 teycc@toronto.ca).
Partecipare e testimoniare in prima persona l’importanza del Columbus Centre, icona dell’italianità a Toronto e punto di riferimento indiscusso per tante persone che di questo edificio all’incrocio di Lawrence Ave. W. con Dufferin Street, è l’invito del fondatore della Columbus Athletic and Social Aossociation Ian D. MacDonald. “Il Columbus Centre - sostengono molti membri del centro - è molto più di una struttura di malta e mattoni, è un luogo dove incontrarsi, socializzare, trascorrere qualche ora in un ambiente familiare e al tempo stesso usufruire delle strutture sportive o visitare le mostre di arte, seguire corsi di vario genere e così via”.
I motivi che hanno spinto tante, tantissime persone a lottare per scongiurare la demolizione del Columbus Centre sono svariati, ma riconducono tutti al grande attaccamento a un luogo dove ci si sente a casa e dove si respira un’atmosfera italiana.
Motivi che evidentemente non sono stati capiti da Villa Charities Inc. che era pronta a inviare le ruspe per raderlo al suolo: il posto del suo Chair del Board of Governors Aldo Cundari è stato ora assegnato a Santo A. Veltri. La comunità chiede da mesi cambiamenti in seno a VCI (dopo l’allontanamento di Cundari si domanda come mai Anthony Di Caita sia ancora presidente e ceo).
Presto comunque, con la designazione di sito Heritage potrebbe essere scritta una pagina miliare nella storia del Columbus Centre.