TORONTO - Non ha pace il mercato delle case nella Greater Toronto Area: nel mese di luglio appena terminato, le vendite sono diminuite del 47% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e del 24% rispetto allo scorso giugno. Il Toronto Regional Real Estate Board (TRREB) ha infatti rivelato, ieri, che le 4.912 vendite del mese scorso sono state quasi la metà delle 9.339 case passate di mano nel luglio del 2021 e questo indica che il mercato si sta attenuando rispetto al ritmo frenetico visto nella prima metà dell'anno ed alla fine del 2021.
Gli esperti attribuiscono gran parte della moderazione all'aumento del costo del mutuo dopo che la Bank of Canada ha aumentato il tasso di interesse di un punto secco a metà luglio: il più grande aumento negli ultimi ventiquattro anni.
Il trend sta avendo effetti, anche se lentamente, sui prezzi delle case: TRREB ha infatti rilevato che il prezzo medio delle case era di $ 1.074.754 il mese scorso, con un aumento dell'1% da $ 1.061.724 di luglio 2021 ma un calo del 6% da $ 1.145.994 di giugno 2022. Non solo: i prezzi delle case unifamiliari sono diminuiti del 3% su base annua a $ 1.362.598 il mese scorso, mentre le loro vendite sono diminuite del 46%. I prezzi delle case bifamiliari sono invece aumentati di quasi il 5% rispetto allo scorso luglio, a $ 1.077.750, mentre le vendite sono diminuite del 45%. Similmente, i prezzi delle case a schiera sono aumentati del 6% a $ 903.899 mentre le loro vendite sono diminuite del 52%, mentre i prezzi degli appartamenti nei condomini hanno visto un balzo del 7% a $ 719.273 e un calo del 48% delle vendite. Un mercato pazzo, insomma. Tant'è che secondo TRREB si rende necessario l'intervento del governo, a cominciare dall'aumento dell'offerta di alloggi fino alla revisione delle politiche sui mutui.
Secondo la società di dati "Urbanation Inc.", si prevede che la vendita di quasi 10.000 unità condominiali nella GTA sarà ritardata poiché l'aumento dei tassi ipotecari pesa sul mercato. Del resto, come ha detto John DiMichele, CEO di TRREB, "molte famiglie della GTA intendono acquistare una casa in futuro, ma al momento c'è incertezza su dove sia diretto il mercato" e quindi "i politici potrebbero aiutare ad attenuare parte di questa incertezza", per esempio rivedendo le regole dello "stress test" che fissa tasso di qualificazione sui mutui non assicurati a 2 punti percentuali al di sopra del tasso contrattuale oppure al 5,25 per cento, a seconda di quale sia il maggiore.
Kevin Crigger, presidente di TRREB, ha fatto eco alla richiesta di DiMichele, dicendo che dovrebbero essere esplorati periodi di ammortamento dei mutui più lunghi fino a 40 anni su rinnovi e cambi. "Il governo federale ha la responsabilità non solo di mantenere la fiducia nel sistema finanziario, ma anche di infondere fiducia nei proprietari di case sulla possibilità di rimanere nelle loro case nonostante l'aumento dei costi dei mutui", ha concluso.
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