Canada

Elezioni federali 2021,
ancora testa a testa serrato
tra O’Toole e Trudeau

TORONTO – Testa a testa tra i liberali e i conservatori per la conquista della maggioranza relativa dei seggi. È questa la situazione nel momento in cui andiamo in stampa, con una ventina di distretti chiave – che saranno decisivi per l’esito finale – nei quali i candidati del Partito Conservatore e del Partito Liberale sono divisi da una manciata di voti. A rendere la situazione ancora più incerta sono i ritardi che si registrano su due fronti. Da un lato il numero estremamente significativo di canadesi che hanno deciso di votare via posta: la conta di queste schede deve ancora incominciare.

Dall’altro in numerosi seggi un po’ in tutte le province si sono avute lunghe code per tutta la giornata a causa dell’implementazione dei protocolli e delle misure di sicurezza anti Covid che, per forza di cose, hanno rallentato anche le procedure di conta.

In ogni caso quello che sembra certo, almeno nelle fase preliminare dello scrutinio dei voti validi, è che nella prossima legislatura non avremo un governo di maggioranza. Allo stato attuale delle cose, né il partito del primo ministro Justin Trudeau né quello del suo principale contendente Erin O’Toole hanno la forza numerica per aspirare a raggiungere la fatidica quota 170, il numero di seggi minimo cioè per avere la maggioranza assoluta alla House of Commons.

Allo stesso tempo, inoltre, quello che è certo che per il Canada si apre una nuova fase politica all’insegna dell’incertezza, con il prossimo governo che dovrà affrontare sfide particolarmente significative.

Il Canada si trova nel bel mezzo della quarta ondata della pandemia, con una situazione di sostanziale crisi in Alberta e in Saskatchewan – dove i sistemi sanitari provinciali sono ormai al collasso – e il Paese, inoltre, deve fare i conti con la crisi economica provocata dal Covid-19, con un rosso dei conti record e con le prospettive di crescita legate ai futuri sviluppi della pandemia.

Una situazione, insomma, che dovrà essere affrontata con decisione e spirito di collaborazione tra le forze politiche in parlamento, un approccio questo che a volte è venuto a mancare nella scorsa legislatura.

Insomma, messe da parte le frizioni della campagna elettorale caratterizzata da accuse, veleni e polemiche, ora il governo e i partiti dell’opposizione dovranno avviare una nuova fase per affrontare l’emergenza, sotto uno spirito di unità nazionale che deve essere sempre presente durante le crisi.

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