Canada

Crisi sanità tra sondaggi
e raccomandazioni

TORONTO – Investire denaro nel prossimo budget per poter reclutare più medici, ridurre i tempi di attesa e migliorare le cure palliative. È quanto, in sintesi, chiede la Ontario Medical Association (OMA).

“La pandemia ha messo alla prova il sistema sanitario dell’Ontario come mai prima, evidenziando le crepe che esistevano precedentemente all’arrivo del virus all’inizio del 2020 – ha affermato la dottoressa Rose Zacharias, presidente dell’organizzazione che rappresenta oltre 43.000 medici, studenti di medicina e medici in pensione della provincia – il sistema sanitario dell’Ontario ha un disperato bisogno di soluzioni immediate per migliorare l’accesso dei pazienti alle cure e per aumentare la capacità”.

Che la sanità dell’Ontario – ma anche quella nelle altre province del Paese – sia in grave difficoltà è ormai chiaro a tutti. Proprio per questo l’OMA ha stilato il piano completo per apportare dei miglioramenti nei prossimi anni, ’Prescription for Ontario: Doctors’ 5-Point Plan for Better Health Care’. E mentre continua ad impegnarsi su questi problemi di grandi proporzioni, l’OMA propone tre soluzioni a breve termine, che raccomanda al governo di includere nel suo budget 2023-24.

“Non solo assumere più medici ma mantenere quelli che abbiamo riducendo gli oneri amministrativi, una delle principali cause di burnout. La pressione sui medici di famiglia in particolare è enorme” è la prima raccomandazione contenuta nel documento.

Ma anche ridurre i tempi di attesa creando un registro centrale delle liste di attesa per alcuni interventi chirurgici e procedure mediche fa parte, secondo l’OMA, della soluzione alla crisi profonda della sanità.

Alleggerire inoltre il peso sugli ospedali non può che avere un riscontro positivo: queste strutture, secondo i medici della provincia, dovrebbero essere riservate ai pazienti in gravi condizioni trasferendo quelli con patologie meno gravi nella comunità e dotando tutte le case di cura a lunga degenza di IV e apparecchiature diagnostiche per ridurre la necessità di ricoveri in ospedale. Le soluzioni proposte da OMA sono state inviate al governo nei giorni scorsi. Sono raccomandazioni, queste, fa notare l’associazione, che per il 2023-24 potrebbero venire a costare circa $ 320 milioni e farebbero effettivamente risparmiare denaro rendendo, al tempo stesso, il sistema sanitario più efficiente.

Nel frattempo, il sondaggio, condotto da Leger per il governo dell’Ontario tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ha posto agli intervistati una serie di domande sul sistema sanitario, inclusa quella riguardante l’utilizzo di strutture indipendenti. Dalla ricerca è emerso che un quarto degli interpellati ha indicato come priorità assoluta lo stato dell’assistenza sanitaria al quale il governo dovrebbe dedicare la massima attenzione mentre il 74% ha convenuto che “il sistema sanitario dell’Ontario è in crisi”. “Come possono fare sondaggi, chiedendo se le persone pensano o meno che l’assistenza sanitaria sia in crisi quando è chiaramente in una crisi profonda? – ha detto Natalie Mehra dell’Ontario Health Coalition – la domanda invece è perché il governo non ha concentrato la sua piena attenzione sul fare qualcosa per affrontare la crisi”.

Lo stesso sondaggio ha anche chiesto alle persone le loro opinioni sulla fornitura privata di assistenza sanitaria finanziata con fondi pubblici: alla domanda “Per aiutare a ridurre i lunghi tempi di attesa, sostengo l’utilizzo di strutture mediche di proprietà privata e gestite, se sono finanziate con fondi pubblici e i pazienti non devono pagare”, il 22% delle persone si è detta pienamente d’accordo, mentre il 33% più o meno d’accordo. Il quesito, però, sostengono in molti, è stato formulato in modo da ottenere un certo tipo di risposta. “È un modo molto manipolativo per cercare di far accettare alle persone quello che non vogliono, ovvero la privatizzazione dei nostri ospedali pubblici”, ha detto Mehra.

Nella foto in alto, l’ingresso del pronto soccorso al Mount Sinai Hospital (mountsinai.on.ca)

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