TORONTO - Secondo gli atti del Tribunale registrati in Corte Federale il 30 maggio 2022 e ottenuti dal Corriere Canadese, le controversie relative alla, ed emerse dalla, gestione da parte del governo federale delle questioni legate al Covid-19, sono passate da "chiacchiere di strada" alla "responsabilità legale".
Costerà al contribuente una cifra considerevole perché gli imputati sono il governo del Canada, il primo ministro Trudeau, i ministri Freeland, Alghabra, Mendicino, tre viceministri e il direttore sanitario Theresa Tam, secondo lo Statement of Claim (SoC) ottenuto dal Corriere Canadese.
Il SoC rivendica un importo di $ 650.000 dovuto a ciascun querelante da ciascun convenuto più i danni aggiuntivi di benefici, salari e posizioni perse. Ci sono circa 600 querelanti, il che rende il valore anticipato, in dollari, del reclamo vicino a $ 400 milioni, quasi mezzo miliardo di dollari.
I querelanti sono dipendenti attuali ed ex di varie agenzie e ministeri del governo del Canada, società federali della Corona o settori regolamentati a livello federale.
Attraverso il loro Avvocato, lo Studio Legale Rocco Galati Professional Corporation, chiedono risarcimenti per danni subiti e costi sostenuti.
Il SoC sostiene, tra le altre cause, violazioni dei diritti della Carta da parte degli imputati, abuso di potere, scienza discutibile/non provata a sostegno delle misure Covid-19 e varie violazioni dei diritti costituzionali normalmente goduti dal cittadino.
Una portavoce della Corte ha dichiarato che tutti i querelati sono stati avvisati per iscritto e hanno trenta giorni per rispondere alla denuncia.
Nelle prossime edizioni del giornale, pubblicheremo approfondimenti sulla questione.
ENGLISH VERSION: Class action against the federal government for Covid measures