TORONTO - È boom di giovani travolti da debiti. Secondo un nuovo studio, nonostante rappresentino solo meno del 27% della popolazione canadese di età pari o superiore a 18 anni, il 49 per cento di tutte le insolvenze dichiarate nel 2022 sono state di millennial.
Quella dei millennials, per intenderci, è la generazione dei nati tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta.
Il rapporto dei curatori fallimentari Hoyes, Michalos and Associates Inc. ha anche rilevato che i millennial sono stati l’unico gruppo di età a vedere un aumento delle obbligazioni di debito non garantite durante l’anno.
"Il millennial insolvente medio ha solo 33 anni, ma ha una probabilità 1,7 volte maggiore rispetto ai baby boomer e 1,4 volte maggiore rispetto alla generazione X di dichiarare insolvenza - ha detto Ted Michalos, curatore fallimentare e co-fondatore di Hoyes, Michalos and Associates - abbiamo notato una tendenza generale dal 2016 secondo cui si abbassa l’età del debitore medio insolvente, con il debito dei prestiti per studenti e quelli estremamente costosi che sono i principali fattori della loro insolvenza", ha affermato.
L’anno scorso obbligazioni di debito non garantite, ovvero debiti che non sono garantiti da un bene, hanno spinto i millennial verso l’insolvenza: la fascia di età aveva un carico medio di debito di $ 47.283.
"Ci troviamo di fronte quindi a una serie di fattori che hanno portato a una specie di tempesta perfetta con l’incapacità per i millennial di onorare i debiti contratti", ha detto Hoyes in un’intervista a BNN Bloomberg.
Hoyes ha affermato che, a differenza dei baby boomer e della generazione X, i millennial "iniziano la loro vita" con livelli più elevati di deficit a causa dei prestiti stipulati per proseguire gli studi al college o all’università.
"E quando inizi con il peso dei debiti sulle spalle, diventa difficile comprare una casa, sposarti, avere figli e quindi per sbarcare il lunario finisci per ricorrere alle carte di credito oppure a prestiti ad alto costo e la pandemia non ha fatto altro che peggiorare la situazione di questa generazione”.
Secondo lo studio, circa il 35% dei millennial aveva debiti derivanti da prestiti per studiare, con una media di 16.725 dollari. E sull’87% dei millennial presi in esame dalla ricerca gravano i debiti contratti con le carte di credito pari a $ 13.948, un aumento dell’1,5% su base annua.
Il sovra indebitamento è in sostanza una piaga sociale che negli ultimi anni ha assunto dimensioni catastrofiche colpendo soprattutto i più giovani.
Una conferma delle difficoltà reali, aggravate dalla pandemia, giunge anche da StatCan che ha pubblicato un rapporto nel quale dettaglia i risultati del Canadian Social Survey - Quality of Life and Cost of Living, un sondaggio nazionale che ha raccolto dati da metà ottobre a inizio dicembre 2022. Un quarto dei canadesi afferma che non sarebbe in grado di coprire una spesa imprevista di $ 500 mentre il 44%, ha anche affermato di essere molto preoccupato per la propria capacità di permettersi di pagare un affitto.
Timori, questi, particolarmente forti tra i canadesi più giovani, molto più propensi a esternare le proprie preoccupazioni per la difficoltà di acquistare una casa o continuare a vivere dove volevano a causa dell’aumento dei costi.
Una percentuale leggermente maggiore di donne - il 29% - ha riferito di non essere in grado di coprire una spesa non programmata di $ 500 rispetto al 24% degli uomini.
Nel 2022, il Canada ha registrato il più grande balzo dell’indice dei prezzi al consumo in un solo anno dal 1982: i maggiori aumenti dei prezzi sono stati nei trasporti, cibo e alloggio, con un rialzo, nelle tre categorie, dei prezzi rispettivamente del 10,6%, 8,9% e 6,9%.
A riferire di sperimentare difficoltà dal punto di vista finanziario negli ultimi 12 mesi è stato ben il 46% delle persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Circa il 44% dei canadesi di età compresa tra 25 e 34 anni ha anche dichiarato che l’aumento dei prezzi ha impedito loro di acquistare la casa tanto desiderata.
Meno del 15% dei canadesi di età pari o superiore a 45 anni - e solo il 27% delle persone over 65 - ha detto di avere questi problemi.
Tuttavia, i canadesi tra i 25 e i 34 anni di età sono ottimisti, con il 37% che affermava di ritenere che la loro situazione sarebbe migliorata in un anno. Una convinzione supportata forse dal proverbio, ’gente allegra, il ciel l’aiuta’.
(Foto di Ben White - Unsplash)