TORONTO – Il governo federale, dopo che lo sciopero dei dipendenti di Canada Post si è protratto per quattro settimane, è sceso in campo. Il ministro del Lavoro Steven MacKinnon ha infatti annunciato un “time-out”. Il ministro ha chiesto al al Canada Industrial Relations Board (CIRB) di intervenire nelle negoziazioni che hanno raggiunto quella che definisce “una situazione di stallo”. Il ministro ha chiesto al CIRB
di “valutare la probabilità” di un accordo negoziato quest’anno e, se la conclusione si rivelasse improbabile, ordinare al sindacato di tornare al lavoro.
La consegna della posta, in pratica, potrebbe già riprendere in questi giorni. “Il governo del Canada attribuisce grande importanza alla contrattazione collettiva come mezzo preferito per risolvere i disaccordi tra datori di lavoro e lavoratori – si legge in una dichiarazione
dell’ufficio del ministro – tuttavia, la vertenza in corso tra CUPW e Canada Post ha raggiunto un punto critico”.
Nel caso in cui lo sciopero dovesse essere sospeso tramite una sentenza del CIRB, l’attuale contratto collettivo tra la Crown Corporation e i suoi lavoratori verrebbe esteso fino a maggio 2025.
La pausa decisa da Ottawa non è stata accolta favorevolmente dal negoziatore del Canadian Union of Postal Workers (CUPW) Jim Gallant.
“Ho la sensazione che ci tratti come bambini – ha detto Gallant a CTV – è un vero time-out, questo è sicuro. Se dovessimo riprendere a scioperare mi chiedo, il pubblico, i nostri membri sopporterebbero una cosa del genere due volte in un anno? ”.
Dalla sospensione della mediazione formale alla fine del mese scorso la vertenza sindacale, che dura ormai da più di quattro settimane, ha visto colloqui limitati tra le parti. All’inizio di questa settimana, CUPW ha ridimensionato le sue richieste di aumento salariale, ma per
Canada Post rimangono ancora troppo alte. “Le richieste del sindacato sono insostenibili – si legge in una dichiarazione di Canada Post – sebbene riconosciamo che la CUPW ha fatto passi avanti sulle sue richieste salariali, la proposta del sindacato resta ben oltre ciò che la
Corporation può permettersi, date le sue perdite significative e il deterioramento della sua situazione finanziaria”.
Intanto non si prospetta rosea la situazione per milioni di cittadini dell’Ontario che si affidano alla fatturazione cartacea per le loro utenze. Con la consegna della posta interrotta dal 14 novembre, i clienti dei principali fornitori di servizi, tra cui Enbridge Gas, Hydro One, Hydro Ottawa e Toronto Hydro, se non saranno in regola con i pagamenti dovranno affrontare infatti il rischio di penali per il ritardo e interruzioni del servizio. Nonostante queste aziende esortino gli utenti a passare alla fatturazione elettronica ci sono ancora molte persone che aspetteranno le loro bollette per posta. Enbridge Gas, ad esempio, che serve circa 3,9 milioni di clienti dell’Ontario, ha rivelato che il
30 percento dei suoi utenti utilizza ancora la fatturazione cartacea. L’azienda si è impegnata a rinunciare alle penali di mora “ove appropriato”, ma incoraggia i clienti a utilizzare le sue piattaforme digitali per evitare sanzioni per i pagamenti arretrati a causa dello sciopero.