Budget, appello del governo alle opposizioni
TORONTO – Per superare la crisi provocata dalla guerra commerciale serve la cooperazione di tutte le forze politiche in parlamento. È questo l’appello lanciato ieri dal governo per bocca del capogruppo liberale alla Camera Steven MacKinnon, intervenuto alla riapertura dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva. In questa fase – ha aggiunto – è necessario che tutti i partiti remino dalla stessa parte, con uno spirito di collaborazione e cooperazione alla House of Commons.
“Siamo un governo di minoranza – ha detto – e per questo motivo alla House of Commons cercheremo la collaborazione di tutti deputati degli altri partiti”. In particolare MacKinnon si è, rivolto al leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre, che torna in parlamento per la prima volta in questa nuova legislatura dopo la vittoria alle elezioni suppletive del 18 agosto in Alberta. “Poilievre – ha dichiarato il capogruppo liberale – dovrebbe ascoltate premier come Danielle Smith, Doug Ford e Tim Houston che stanno dando il loro contributo”, in particolare nel difficile braccio di ferro con gli Stati Uniti nella crisi dei dazi che sta minando l’intera economia canadese. “Le azioni intraprese dagli Stati Uniti – ha poi aggiunto MacKinnon – non hanno semplicemente creato una trasformazione del sistema commerciale globale: hanno provocato una vera e propria u rottura. Il Canada risponderà diversificando il suo commercio e la sua capacità di commerciare in tutto il mondo”.
Ma non è solo la guerra commerciale a preoccupare l’esecutivo liberale. La situazione dei conti in Canada non è certo delle più rosee e in nuovi piano di spesa e di investimento del governo vanno in sostanza contro la road map fiscale dell’esecutivo verso in futuro pareggio di bilancio, difficilmente ipotizzabile nel breve-medio termine.
Su questo fronte si innesta il programma di Mark Carney di tagliare le spese, in particolare nel settore dell’amministrazione pubblica.
Tra le preoccupazioni per potenziali tagli di posti di lavoro, il primo ministro ha affermato che qualsiasi riduzione delle dimensioni del servizio pubblico federale “avverrà naturalmente attraverso lo stop al meccanismo di sostituzione dei lavoratori che andranno in pensione”.
“Il tetto si riferisce al livello generale e agli aggiustamenti che avverranno naturalmente attraverso l’attrito”, ha aggiunto Carney.
Il primo ministro ha recentemente descritto il prossimo Budget federale come un bilancio sia di “austerità” che di “investimenti”, spingendo alcuni a chiedersi se tale “austerità” possa portare a tagli di posti di lavoro, tra miliardi di dollari di nuovi impegni di spesa per la difesa e i sostegni tariffari.
La piattaforma elettorale liberale si è anche impegnata a proteggere i programmi pubblici come l’assistenza all’infanzia, le cure dentistiche e l’assistenza farmaceutica, eliminando al contempo 15 miliardi di dollari all’anno entro il 2028 per allineare le entrate alle spese operative.