ROMA - Le cifre sono ancora impressionanti sul computo totale delle vittime della terribile pandemia di coronavirus Covid-19 che ha devastato, specie il nord Italia, in queste lunghe settimane. Ma i dati relativi ai nuovi ricoverati ed ai malati tuttora in terapia intensiva - assistiti dai ventilatori polmonari - fanno sperare, perché risultano essere entrambi in calo.
È infatti rallentato significativamente l’incremento del numero di vittime, rispetto ai giorni precedenti. Erano ieri 15.887 i morti complessivi dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a sabato di 525, mentre nelle 24 ore precedenti l’aumento era stato di 681. "Con il dato odierno sui deceduti, che sono 525, registriamo il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi" ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
"La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti - gli ha fatto eco il presidente dell’Istituto superiore della sanità, Silvio Brusaferro -. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano".
"I dati di oggi continuano a essere confortanti" è quanto ha detto anche l’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, spiegando che "sono stati esaminati ben 8.107 tamponi. I casi positivi in totale erano 50.455, con un aumento di 1.337, inferiore ai 1.598 di ieri (sabato, ndr)".
Sono cresciuti solo di 7 unità i ricoveri non in terapia intensiva per un totale di 12.009, mentre sono diminuiti invece i letti occupati in terapia intensiva, 1.317 in totale, 9 in meno rispetto a sabato. I deceduti in Lombardia erano ieri 8.905, con un aumento di 249 rispetto a sabato, mentre venerdì erano stati 345.
Erano ieri complessivamente 91.246 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a sabato di 2.972. Venerdì l’incremento era stato di 2.886. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è ora di 124.632.
Anche nel Lazio i numeri sono in calo, come confermato dall’assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria della regione, Alessio D’Amato, il quale ha sottolineato “oggi (ieri, ndr) registriamo un dato di 123 casi di positività, continua la frenata del trend che per la prima volta è al 3%. Ora è il momento di non mollare e mantenere alta l’attenzione anche in vista delle festività di Pasqua e Pasquetta. Da lunedì partono le prime RSA COVID con i primi 100 posti a disposizione sul territorio".
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha detto "anche oggi vi sono meno pazienti ricoverati e quelli ricoverati in terapia intensiva sono saliti di sole tre unità".