Toronto

Approvate le corsie preferenziali in Dufferin e Bathurst, comunità in rivolta

TORONTO – Nonostante il coro di protesta le corsie riservate per i trasporti pubblici arriveranno in Dufferin Street e Bathurst Street. Il Consiglio Comunale di Toronto ha approvato mercoledì l’installazione di corsie riservate per gli autobus in Dufferin Street e di corsie riservate per i tram in Bathurst Street, entrambe situate a sud di Bloor Street.

Prima del voto – 18 a 5 per le corsie in Bathurst e 20 a 3 per quelle in Dufferin Street – il sindaco Olivia Chow ha detto ai consiglieri che le grandi città hanno corsie riservate per gli autobus ed è ora che Toronto faccia lo stesso.

Ma non tutti condividono il parere della Chow. La preoccupzione continua a salire soprattutto tra i negozianti ma anche tra residenti e attivisti che ritengono “falsi e fuorvianti i dati della Città che vengono usati per giustificare le corsie preferenziali. “La città di Toronto sta portando avanti l’espansione del trasporto pubblico RapidTO lungo i corridoi di Bathurst e Dufferin Street all’insegna dell’equità e della pianificazione urbana basata sui dati. A prima vista, l’iniziativa sembra allineata con ideali progressisti: trasporto pubblico più veloce, strade più sicure e infrastrutture a basso impatto climatico – ha detto Paul Macchiusi della coalizione Protect Bathurst – tuttavia, un’analisi più attenta e critica rivela lacune significative tra gli obiettivi dichiarati dalla proposta e le prove fornite per giustificarli”.

Macchiusi, ha inoltre messo in evidenza gli errori nei dati presentati. Dati che posizionano Bathurst come un corridoio “in difficoltà”, che fornisce accesso a un’ampia percentuale di persone razzializzate e dipendenti dal trasporto pubblico. I ritardi del trasporto pubblico limitano l’accesso al lavoro e ai servizi: a Bathurst 7 passeggeri degli autobus aspettano il 50% in più del previsto. “Questo tipo di dettaglio segnala appropriatamente che questa strada è “scarsa in termini di trasporto pubblico”. Ma si tratta di una trovata pubblicitaria: un ritardo del 50% è pienamente consentito dagli standard della TTC”. dice.

La coalizione Protect Bathurst, composta da residenti, commercianti e membri della comunità, ha mobilitato una forte opposizione al piano RapidTO. Le loro petizioni hanno raccolto 731 firme manoscritte, 2.951 firme online e 61 commenti scritti. “Questa risposta della comunità sottolinea l’urgente necessità di una pausa, di garantire trasparenza e di condurre una rivalutazione completa su come affrontare i problemi di congestione della città – conclude Macchiusi – ben vengano i miglioramenti al trasporto pubblico, ma i dati utilizzati per promuovere questo piano non solo sono fingannevoli, ma ignorano anche la realtà vissuta dalle nostre comunità. Chiediamo una valutazione trasparente della congestione e una consultazione significativa prima che vengano apportate modifiche irreversibili”.

More Articles by the Same Author: