Cultura

Andrea Iervolino produttore del nuovo film di Gilliam

TORONTO – Quasi due anni fa, Terry Gilliam, un regista nato in America che ha rinunciato alla cittadinanza statunitense nel 2006 per evitare la doppia imposizione fiscale, ha rilasciato un’intervista nella sua casa di Montone in Umbria. Mentre parlava con The Hollywood Reporter della vita in Italia e del suo prossimo film, Gilliam ha riflettuto sul fatto di girare un film in Italia, date le sue collaborazioni con gli italiani in Paura e delirio a Las Vegas (1998) e L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018).

Gilliam è noto soprattutto per il suo film di fantascienza distopico Brazil (1985), ma ha anche prodotto intermezzi animati per l’iconico spettacolo e film dei Monty Python. Ha persino co-diretto Monty Python e il Sacro Graal (1975). Noto come una specie di folle creativo, Gilliam non è mai riuscito a ingraziarsi i dirigenti di Hollywood e le loro richieste, preferendo raccontare storie alle sue condizioni. E mentre parlava con The Hollywood Reporter nel 2023, ha definito in modo un po’ irrispettoso i finanziatori italiani: “Mi piace l’idea di fare un film qui in Italia, quindi chi ha i soldi in Italia? Venite da me, per favore”.

Un produttore/finanziatore italiano ha sentito la chiamata di Gilliam. L’ambizioso Andrea Iervolino (Lamborghini: The Man Behind the Legend) ha contattato il visionario regista e i due stanno ora collaborando alla commedia biblica di Gilliam The Carnival At The End Of Days. L’imprenditore italiano produrrà e aiuterà a finanziare il film, che secondo quanto riferito avrà come protagonista Johnny Depp nel ruolo di Satana e co-protagonisti del calibro di Jeff Bridges, Jason Momoa e Adam Driver.

La trama secondo Gilliam prevede uno scenario di fine del mondo in cui “Dio, disgustato da ciò che è diventata l’umanità, decide di eliminare le sue creature per sempre. Paradossalmente, Satana è l’unico a ostacolarlo”. Le riprese inizieranno ad aprile, e Iervolino descrive il film come “un progetto che fonde l’estetica live-action con una quantità senza precedenti di CGI (immagini generate al computer). È, senza dubbio, uno dei progetti indipendenti più costosi mai intrapresi nella storia del cinema. Tuttavia, credo fermamente che sia una magnifica opera d’arte che il mondo merita di vedere”.

Presto scopriremo se il progetto troverà i finanziamenti aggiuntivi di cui ha bisogno, dato che la coppia sta proponendo il film a potenziali acquirenti all’attuale European Film Market di Berlino. Gilliam una volta scherzò dicendo che nel completare il suo film Don Chisciotte, aveva superato il suo idolo Orson Welles. “Non ho mai raggiunto il suo livello, ma sono sicuramente riuscito a fare qualcosa che lui [Welles] non è riuscito a fare: completare Don Chisciotte.

Ci ho messo 30 anni e, anche se a prima vista potrebbe non sembrare così, sono un uomo paziente”. Il tempo ci dirà tuttavia quanto pazienti saranno Iervolino e soci nel realizzare il “film indipendente più costoso” della storia.

Foto di Terry Gilliam e Andrea Iervolino per gentile concessione di Getty Image; immagine di di Johnny Depp e Jeff Bridges per gentile concessione di MovieWeb    

Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

 

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