Inflazione, tornano a correre i generi alimentari
TORONTO – Torna a correre il costo del generi alimentari in Canada. La conferma arriva da un’istantanea scattata da Statistics Canada nel suo rapporto mensile sull’inflazione nel nostro Paese, che a novembre non ha subito variazioni rispetto a ottobre – il tasso rimane invariato al 2,2 per cento – ma che allo stesso tempo ha registrato una preoccupante impennata sul fronte degli alimenti: più 4,7 per cento, un balzo mai così alto negli ultimi due anni. Per trovare un aumento così consistente su base annuale, infatti, bisogna tornare indietro al dicembre del 2023, in un periodo in cui il Canada non era ancora impelagato nella guerra commerciale con gli Stati Uniti. Su base mensile, invece, la crescita del costo dei beni alimentari è stata del 3,4 per cento rispetto a ottobre.
Tutti i numeri del rapporto. Stando a Statistics Canada, I prezzi più bassi per i viaggi turistici e l’alloggio per i viaggiatori, insieme a una crescita più lenta dei prezzi degli affitti, esercitano una pressione al ribasso sull’inflazione.
A compensare la crescita più lenta dei servizi su base annua c’erano prezzi più alti dei beni, spinti dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e da un calo minore dei prezzi della benzina. Escludendo la benzina, il tasso d’inflazione è aumentato del 2,6 per cento per il terzo mese consecutivo.
A novembre, i prezzi dei servizi sono aumentati del 2,8 per cento su base annua, rispetto a un incremento del 3,2 per cento in ottobre.
Anno su anno, i prezzi dei viaggi sono diminuiti dell’8,2 per cento a novembre dopo un aumento del 2,6 per cento a ottobre. Su base mensile, questi prezzi sono diminuiti del 12 per cento, poiché una domanda più bassa di destinazioni negli Stati Uniti ha esercitato una pressione al ribasso sull’indice.
I prezzi degli alloggi per viaggiatori sono diminuiti in misura maggiore su base annua a novembre (-6,9 per cento) rispetto a ottobre (-0,6 per cento). Il principale contributo ai prezzi più bassi è stato l’Ontario (-20,2 per cento), in parte dovuto a un effetto dell’anno base dovuto a un rapido aumento mensile a novembre 2024 (+11 per cento), che è coinciso con una serie di concerti di grande rilievo a Toronto.
I prezzi degli affitti sono aumentati a un ritmo più lento a novembre 2025 (+4,7 per cento) rispetto a ottobre (+5,2 per cento). Sebbene i prezzi degli affitti siano rimasti elevati, la crescita dei prezzi è rallentata nella maggior parte delle regioni.
A compensare parzialmente la pressione al ribasso dei prezzi dei servizi sono stati i prezzi più alti dei servizi cellulari, che sono aumentati del 12,7 per cento a novembre rispetto al 7,7 per cento di ottobre. Su base mensile, i prezzi sono diminuiti meno a novembre 2025 (-1,7 per cento) rispetto a novembre 2024 (-6,1 per cento). Il calo minore è stato dovuto, in parte, a meno promozioni di prezzo a livello industriale nel novembre 2025 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I prezzi degli alimenti acquistati nei negozi sono aumentati del 4,7 per cento. I principali contributori all’accelerazione nel novembre 2025 sono stati la frutta fresca (+4,4 per cento), trainata dai prezzi più alti di altre preparazioni alimentari (+6,6 per cento). A novembre, i prezzi della carne bovina fresca o surgelata (+17,7%) e del caffè (+27,8%) hanno continuato a contribuire in modo significativo all’inflazione complessiva dei generi alimentari su base annuale.
Secondo un sondaggio di Abacus, infine, la percezione dell’inflazione in Canada ha raggiunto dei livelli record che si rifletterà inevitabilemnte sulla fiducia dei consumatori. Stando all’indagine demoscopica, infatti, il 67 per cento degli intervistati ritiene l’attuale livello del costo della vita come il peggiore della storia canadese.

