Bilancio 2025: regole di sopravvivenza
TORONTO – I canadesi attendevano con ansia un bilancio federale dall’aprile del 2024. “Il Bilancio”, una volta presentato alla Camera dei Comuni, discusso e approvato (con o senza emendamenti), funge da autorità per tassare e spendere il denaro del popolo (il nostro) nell’interesse del Paese (il nostro).
Il “piano di tassazione e spesa” di quest’anno richiederà diverse settimane di analisi del documento di 498 pagine, scritto nella terza lingua ufficiale del Canada – il burocratese, redatto da contabili e revisionato da avvocati – prima che alcune riflessioni approfondite inizino a pesare sullo stato del corpus canadiensis. Nessuna fretta, abbiamo aspettato a lungo e il Parlamento sarà assente la prossima settimana, quindi il “dibattito serio” inizierà il 17 novembre, ma la discussione è già incentrata su “il governo può/potrà sopravvivere?“.
Come si dice al mercato: che la contrattazione abbia inizio!
Un parlamentare della Nova Scotia – la provincia, non la banca – ha lasciato quasi subito il caucus conservatore: “il Paese non vuole né ha bisogno di altre elezioni”, ha dichiarato Chris D’Entremont; probabilmente dopo essersi assicurato un favore personale da parte del governo, hanno detto altri parlamentari che sostengono di essere fatti di pasta più dura.
Il Bloc Québecois, quasi con entusiasmo, ha annunciato che si sarebbe riunito, discusso e votato all’unisono. A proposito, nessuna delle sue condizioni relative alle preoccupazioni pro-Québec è stata soddisfatta, quindi… L’NDP, o i suoi superstiti, non si è ancora riunito, ma è probabile che applauda la decisione di favorire la ricostruzione del Filipino Community Center nel centro di Vancouver (un obiettivo onesto e morale, a prescindere dal bilancio), distrutto dai terroristi all’inizio dell’anno. Oh, a proposito, il leader ad interim afferma che è probabile che l’NDP si opponga alla perdita di “8.000 posti di lavoro ben retribuiti” a causa del ridimensionamento della pubblica amministrazione, quindi potrebbero persino non presentarsi al voto in Camera.
Tutto qua. Il numero più importante preso di mira dalla proposta di bilancio di 498 pagine è 171: cioé il numero di parlamentari di cui il governo ha bisogno per sostenere il suo Piano di Spesa, o per chiedere al Governatore Generale di sciogliere la Camera e andare alle elezioni. Attualmente conta solo 169 deputati.
In Italia, e in altri Paesi europei, la sconfitta del governo nel Parlamento può essere motivo sufficiente per cambiare il governo, ma non necessariamente per indire elezioni per cambiare i rappresentanti eletti.
Un’altra serie di conseguenze è la spesa aggiuntiva di 141 miliardi di dollari per consentire un eventuale riorientamento (reindirizzamento) del flusso dell’economia canadese, in vista dell’adeguamento alle richieste del Presidente Trump in merito (1) all’aumento della spesa militare, (2) alla riduzione della produzione manifatturiera e (3) di altre attività economiche “risucchiate” a valle negli Stati Uniti. Il bilancio prevede un deficit di 78,3 miliardi di dollari, 36,1 miliardi in più rispetto allo scorso anno, in quanto richiede prestiti (900 dollari per ogni uomo, donna e bambino) per compensare questo deficit non previsto. Questi sono problemi nostri, non di Trump.
Un ulteriore problema che si sta verificando in Canada è l’emergere del solito “capro espiatorio“: l’immigrazione. Questa sarà ridotta a meno dell’1% della popolazione del Paese, poiché i costi sostenuti sono stati “manipolati” da coloro che non hanno a cuore gli interessi del Canada, secondo l’ex Ministro Miller. Ma chi era in carica?
Traduzione in Italiano dall’originale in Inglese a cura di Marzio Pelù
In alto: il ministro delle Finanze, François-Philippe Champagne, con il primo ministro Mark Carney, mostrano il libro del Budget 2025 (foto da Twitter X – @FP_Champagne)

